
La tigre del rock
Per noi Italiani di tigre nella musica ce n’è una sola… è lei… è la tigre di Cremona… Mina, la più grande, la più grintosa, la più straordinaria cantante che la musica italiana abbia mai avuto, indiscutibilmente! Ma ce n’è un’altra di tigre nella musica e questa volta parliamo della musica internazionale e la tigre la conoscono in molti, in moltissimi, forse tutti, anche perché dagli anni ’60 non ha mai mollato, anzi ha sempre portato la sua grinta, la sua forza, il suo graffio e il suo ruggito su tutti i palchi del mondo e in tutti gli impianti sonori del mondo. È Tina Turner, che si è guadagnata questo soprannome di tigre, un po’ per la sua voce leggermente roca e un po’ graffiante, un po’ per il suo carattere forte, un po’ per la chioma leonina (sempre di felini di parla), un po’ per il successo mondiale, che per anni ha avuto e che ancora adesso ha.
Un vero animale da palcoscenico, una forza della natura, una delle grandi regine della musica pop e rock, dagli anni ’60 a oggi, una voce che urla e scuote le casse e la cassa toracica di chiunque l’ascolti, un fascino indiscusso, delle gambe e un fisico da fare invidia ad una giovane, lei, che il 26 novembre ha compiuto 78 anni e che di fare la nonna a fare la maglia non se ne parla!
Vinyl Sound Radio celebra il compleanno della Tigre solo adesso, non per dimenticanza o per poco rispetto, ma perché la settimana scorsa si è dedicata ad un’altra regina della musica, la nostra Donatella Rettore. Ma questa settimana recupera e fa gli auguri a questa straordinaria colonna portante del panorama musicale mondiale. Una vecchiona si potrebbe dire, come Mina appunto, che di anni ne ha 77, come Aretha Franklin, che ne ha 75, sentite che nomi, mostri sacri della musica leggera, che, nonostante l’età, hanno una carica impressionante e sanno ancora dare lezione alle giovani leve impaurite, che magari ballano tanto sui palchi, ma quando si tratta di tirare fuori la voce… poveri noi!
Ma che donne sono queste? Che donna sei Tina? Che dal Tennessee, figlia di un pastore, come vuole la più classica delle storie americane, affronti i primi successi poco più che ventenne ed elevi le platee con la potenza del tuo timbro vocale e porti “Proud Mary” a scatenare gli animi; ed anche dopo quasi trent’anni, quando la canti dal vivo, con Cher ed Elton John, che non sono molto più giovani di te, fai esplodere il teatro! Una donna che affronta la solita e insopportabile violenza domestica di un piccolo uomo come Ike, che si dimostra un nulla, senza di te; una donna che si dimostra sempre sorridente ed entusiasta, che partecipa a “We are the world” nel 1985, perché non dimentica l’impegno sociale e i bisogni di una terra, in cui, in un lontanissimo passato, la sua famiglia ha avuto origine.
E chi non si ricorda di te in quel video di “The best”, con quel purosangue che dimostrava tutta la sua energia, al pari di te, che, così piccola, diventavi così grande ed imponente, con la possanza della tua magnifica voce… e avevi già cinquant’anni! E ancora altri pezzi intramontabili come “Steamy windows”, “I can’t stand the rain”, “What’s love got to do with it” e “We don’t need another hero”, che da sola vale il successo del film di cui era colonna sonora.
Una tigre, senza dubbio, vorremmo un po’ tutte essere te, che fai parte di una generazione di cantanti e non, che forse ha fatto più fatica, ma che ha sicuramente dimostrato di essere di una tempra, che noi di oggi ce la sognamo! Beh complimenti Tina e auguri, da semplici fan, da una piccola radio web di un puntino nel mondo che, come tanti, ha avuto la fortuna di ascoltare il tuo ruggito da lontano e per molti anni, ormai. Non sappiamo se augurarti di continuare così o di prenderti finalmente la meritata pensione, come le tue coetanee; possiamo solo dirti, come saprai, che le tue canzoni hanno cresciuto diverse generazioni e i tuoi dischi sono ancora splendidamente attuali!
Grazie Regina!