
Madonna vs i suoi 60 anni
Oggi il web e non solo è pieno in tutto il mondo di articoli, video e speciali su Madonna vs i suoi 60 anni. Perché mi ci metto anch’io? Non farà nessuna differenza se anche noi a VSR parliamo di lei, sarà sufficientemente celebrata da tutti, perché anche noi?! Non potrei farne a meno e, come webradio, non potremmo ignorarlo. Mettiamola pure sul personale però, non potrei farne a meno perché, lo confesso con grande serenità, sono una delle sue più sfegatate fan, ma sono in buona compagnia, per fortuna, perché al mondo ce n’è tanti.
Quindi questo post non dovrebbe intitolarsi Madonna vs i suoi 60 anni, ma “Io e i 60 anni di Madonna“, forse sarebbe più appropriato e sicuramente qui trovate scritto qualcosa che negli altri articoli non trovate, ovvero la mia esperienza personale. Perché dovrebbe interessarvi? Perché è una storia comune di passione genuina, che potreste benissimo avere anche voi, per lei o per qualche altro cantante o musicista e vi sfido a non averla!
A me è andata così: avevo 9 anni quando ho trascinato uno dei miei due genitori, non ricordo esattamente chi fosse la vittima, se mia madre o mio padre, nel negozio di dischi Ricordi che campeggiava nel centro della mia città ed era davvero un bel vedere.
Era il mio primo disco, era il suo quarto. Era già famosa, anche per me che sentivo sempre la sua canzone alla radio di mia sorella. L’album si chiamava True Blue ed era per me un capolavoro, magari adesso lo vedrei con occhi e orecchie diversi, ma ancora lo conservo ovviamente e per me rimane sempre un gioiello.
In copertina lei con i suoi capelli corti biondi e un look prepotente, come prepotente era il nome scritto a caratteri cubitali: Madonna.
Avevo 10 anni quando ho fatto “subire” il concerto di Torino trasmesso alla tv alla mia famiglia. I miei erano più che altro incuriositi dal fenomeno e volevano capire come mai fossi tanto interessata.
Il concerto, a rivederlo adesso, mi vien da ridere, per tanti motivi: per tutti gli anni che sono passati, per il look assurdo tipico di quel periodo, per il confronto con i concerti di adesso, che viene naturale fare, per la semplicità delle canzoni, per il modo diverso di ballare; per me, per lei, perché era comunque bello, perché eravamo tutte e due giovani; e penso che anche Madonna se si rivedesse riderebbe, o mi piace pensare così.
Beh siamo cresciute entrambe, io con lei e, perché no, lei con me, nel senso che la sua carriera è andata avanti e io, come ascoltatrice, sono una di quelle che ha contribuito, nel mio piccolo, a fare in modo che questo avvenisse.
Non ci siamo mai lasciate, lei mi ha accompagnato in tutti i miei momenti difficili e non, quando avevo bisogno di conforto o di carica lei c’era sempre, bastava solo scegliere l’album più adatto e lei cantava per me.
All’università avevo preso l’abitudine di ascoltare a tutto volume uno dei suoi album la sera prima di ogni esame: mi serviva calma, concentrazione, serenità e carica, lei mi dava tutto. L’album si chiamava “I’m breathless“, la canzone di punta era Vogue https://www.youtube.com/watch?v=GuJQSAiODqI, non credo di dover aggiungere altro.
Neanch’io l’ho mai lasciata, ogni volta che faceva un nuovo brano l’aspettavo con trepidazione, mi guardavo il video alla tv, facevo le mie considerazioni critiche, cercavo di capire come sarebbe stato il nuovo album, leggevo articoli e poi, appena usciva il disco o il cd, volavo a comprarlo e lo consumavo nei successivi due tre mesi. Sono stata con lei nei suoi momenti difficili, musicalmente parlando, perché ne ha avuti ovviamente. Ho gioito quando, dopo il periodo un po’ oscuro di “Erotic“, è tornata con “Secret“, una perla. Ho difeso il suo progetto di “American life“, ed ho sempre amato molte sue canzoni che non erano delle hit, perché erano davvero valide.
Mi sono sdraiata in adorazione quando ha fatto “Confession on a dance floor” https://www.youtube.com/watch?v=jtMjolbPwas e sono rimasta estasiata quando ho visto il concerto Confession tour, che rivedrei continuamente senza sosta.
Al concerto Sticky and Sweet tour poi ci sono andata due volte, perché mi sembrava il caso di farmi questo regalo, dopo tanti anni di fedeltà e devozione.
Ammiro la sua capacità di essere sempre propositiva e innovativa, ho sempre riconosciuto che non abbia mai avuto una gran voce e non sia nemmeno una grande ballerina, ma non ha importanza, noi fan di Madonna siamo forse un po’ ciechi, perché in tutti questi anni non ci ha mai abbandonato e ha saputo sorprenderci con look, performance, produzioni sempre nuove e diverse.
Fa parte della musica anche questo? Non lo so, forse; non sarà la cantante più grande di tutti i tempi, non sarà l’artista più grande di tutti i tempi, il suo valore più grande forse è da ricercare nella capacità imprenditoriale di attorniarsi sempre di collaboratori capaci, di vedere sempre un po’ prima degli altri dove tirano i venti della musica e a volte di dettar legge, di sapere cosa offrire al pubblico e di avere voglia di farcela.
Comunque la pensiate, le sue canzoni chi se le scorda?! Adesso che è arrivata a 60 anni e ha passato le 4 decadi più roventi della storia della musica leggera, più ricche di innovazione, cambiamento, nuove figure e generi musicali… beh… è ancora lì… o meglio, è ancora qui, per me, per voi, con il nuovo album in uscita a fine anno, che sarà comunque un altro evento.
Non è per me l’unica musica da ascoltare, ovviamente, ascolto molta musica, molti generi diversi e ho una passione smisurata per molti brani e molti altri cantanti, come ad esempio Whitney Houston o Michael Jackson, che ho nel cuore.
Quella però è musica, la musica che mi accompagna nella vita e che accompagna anche voi; Madonna è diversa, è la mia storia, fa parte della storia della mia vita.
Buon compleanno Queen of Pop!